Disfida del cappelletto

L'8 agosto c.a. in località Rovescala si è svolto l'attesissimo (primo?) confronto gastronomico avente come oggetto il cappelletto in brodo. Da tempo tra alcuni dei nostri soci si discuteva delle specifiche caratteristiche e qualità sensoriali esibite dalle diverse varianti del tradizionale piatto della gastronomia emiliana. I principali protagonisti di queste dotte e appassionate conversazioni, Corrado Del Forno da un lato, Gigi e Luisa Rognoni dall'altro, sono alfine giunti alla organizzazione di un incontro-disfida gastronomico interamente dedicato al tema, impegnandosi a realizzare, secondo i canoni delle rispettive tradizioni familiari piacentina e parmigiana, i piatti di cui al contendere e sottoponendoli al giudizio imparziale di una Commissione Speciale, affinchè se ne stabilissero qualità e relativa bontà. Il Verbale finale qui sotto riportato, stilato dalla Commissione a conclusione del difficile lavoro di test e valutazione, resta agli atti del Circolo.

Auspichiamo caldamente che sull'esempio di questo primo incontro, scaturito da occasioni di confronto fra amici del Circolo sui temi della tradizioni eno-gastronomiche regionali, altri ancora ne seguano, e se ne voglia rendere partecipe il Circolo, disponibile naturalmente a farsi garante delle modalità di incontro e a valorizzarne opportunamente i risultati.


Singolar tenzone tra cappelletti alla piacentina, prodotti e cucinati da Corrado del Forno, e agnolini alla parmigiana, prodotti e cucinati dalla signora Luisa Rognoni, svoltasi l’8 Agosto 2005 in località Rovescala.

Verbale n.1

La Commissione giudicante, autoproclamatasi per dirimere la vertenza di cui in epigrafe, si è riunita in appartato locale di palazzo Del Forno-Lenti alle ore 22 del giorno 8 Agosto 2005 per formulare il proprio giudizio.

La Commissione risulta così composta:

Attilio Rigamonti

Tino Alberico

Andrea Michele Maria Paganelli

Stefania Tentoni.

La Commissione ha nominato quale Presidente Attilio Rigamonti e quale segretaria Stefania Tentoni.

La Commissione ha preliminarmente richiamato, con dovizia di particolari, sospiri di ammirato ricordo e ripasso gustativo dei godimenti sensoriali, la qualità culinaria e la prelibatezza dei piatti di cappelletti e di agnolini esaminati sotto il profilo estetico, sensoriale e digestivo.

Ha avuto successivamente inizio una articolata e profonda discussione nella quale sono intervenuti, anche reiteratamente, tutti i componenti della Commissione stessa.

Alcuni componenti della Commissione hanno ritenuto di doversi ancora recare nella cucina, raccogliere le ultime parti dei prodotti, nuovamente delibare gli avanzi di brodo, per meglio richiamare alle proprie menti e al proprio palato i divini aromi e i paradisiaci sapori degli elaborati di cui in epigrafe.

La eccelsa qualità di entrambi i prodotti contendenti ha comportato approfondimenti e confronti, reiterate osservazioni e contrapposti commenti.

La Commissione ha anche rilevato ed espresso notevole apprezzamento per l’abbinamento degli elaborati con prodotti enologici di qualità e pertinenza, pur se di scelta unilaterale.

È stata esaminata dalla Commissione la eventualità di formulare un giudizio ex-equo. Dopo una approfondita discussione, tale eventualità è stata reietta ritenendo la Commissione unanime che lo spirito della contesa di cui in epigrafe richiedesse di pervenire comunque ad un verdetto, per quanto sofferto.

La Commissione ha quindi esaminato la proposta avanzata illuminatamente dal Presidente che venisse richiesto ai contendenti di reiterare le prove per meglio consentire la comparazione valutativa.

Tale eventualità è stata largamente sostenuta e la Commissione ritiene di dovere caldamente raccomandare ai contendenti di procedere immediatamente alla organizzazione di una seconda, terza e quarta tenzone.

Peraltro, la Commissione ha ritenuto che la evidente opportunità di ulteriori comparazioni non esimesse la stessa dal formulare un giudizio su ogni prova, e quindi in odierna seduta su quella di cui in epigrafe.

Ciò premesso, considerata da una parte l’eccellenza degli elaborati e la sublime qualità sia dei cappelletti alla piacentina sia degli agnolini alla parmigiana, da altra parte la competenza culinaria dei contendenti – che soli appaiono in grado di valutare essi stessi quegli elementi che possono dirimere per un verso o per l’altro la tenzone – e ancora considerate le loro umane doti di equità e correttezza,

la Commissione unanime

DECIDE

di rimettere ai contendenti stessi, Corrado Del Forno e Luisa Rognoni, il compito di formulare il verdetto in merito alla tenzone di cui in epigrafe.

La segretaria provvederà alla stesura finale del verbale, al suo inoltro ai contendenti e alla ufficializzazione del risultato in apposita cerimonia presso il Circolo La Barcéla, in data da destinarsi.

Inoltre la segretaria si farà carico di raccomandare nelle successive circostanze di tenzone un più ampio ricorso a non-univoca scelta dell’abbinamento eno-gastronomico.

Al termine delle quattro tenzoni previste verrà richiesta l’esternazione delle ricette, con loro pubblicazione in pergamena all’Albo del Circolo.

Letto, approvato e sottoscritto.

Attilio Rigamonti (Presidente)

Tino Alberico

Andrea Michele Maria Paganelli

Stefania Tentoni (Segretaria)

Rovescala, 8 Agosto 2005.