...Festa in collina...

Rovescala, domenica 6 maggio 2007

“nell’universo senza fine
la nostra infinita piccolezza
mi rende
infinitamente felice ”
(P. Greppi – gennaio 88)


Le origini di Rovescala sono molto antiche. Il borgo era già contea nel X secolo. C’è chi afferma che il nome del paese sia derivato dalla famiglia dei suoi feudatari. La prima notizia documentata dell’esistenza di un Conte di Rovescala risale al 976 ed è contenuta in un atto di donazione.

Ma già nel 943, in un diploma col quale Ugo e Lotario cedevano Rovescala al Vescovo di Pavia, il borgo è nominato come Robusculetum. Etimologicamente, secondo Maraglino, il nome potrebbe essere composto da due voci latine: roves (rovere) e calla (sentiero, strada, calle) e quindi significherebbe “sentiero o calle di roveri”. Nel corso dei secoli il borgo venne di volta in volta chiamato col nome di Robusculetum, come già accennato, quindi Rovoscala, Revoscala, Robuscaleta e infine Rovescala. Le abitazioni di Rovescala sorgono tutt’intorno ad una prominenza del crinale fra la valle del Bardonezza e la valle del Marsinola. Ultimo crinale di terra lombarda, confinante con la provincia di Piacenza, punto d’incontro nel corso dei secoli di due realtà, entrambe operose e ricche di tradizioni. Dalla sommità di tale prominenza, il Castello domina il territorio circostante.
Scorcio del campanile della chiesa di Rovescala
Domenica 6 maggio, in occasione della Festa dei piccoli comuni, un folto gruppo di Soci si è recato in visita a Rovescala. Il Sindaco, Prof. Corrado Del Forno, ha accolto con grande calore la comitiva pavese.
Dopo avere dapprima invitato i partecipanti ad una degustazione dei vini tipici della zona (il Paese vanta la più antica attestazione di “vino D.O.C.” dell’Oltrepò Pavese), il Sindaco si è offerto di accompagnarli lungo un percorso campestre attraverso le vigne.
La giornata calda e soleggiata ha reso l'escursione particolarmente piacevole. Ai partecipanti sono state anche illustrate alcune tecniche e specificità colturali.
Durante il percorso è stato possibile visitare un piccolo ma curato Museo degli strumenti agricoli, ed effettuare una piacevole sosta con assaggi di salumi tradizionali. Il Museo degli strumenti agricoli
Corrado Del Forno e Gigi Rognoni Ritornati in paese, i partecipanti hanno potuto prendere posto nell'affollato salone della Società Agricola-Operaia, dove il Gruppo Musicale ha offerto alla cittadinanza uno spettacolo di musica e poesia, dal titolo "Non solo musica".
Debora Tundo Il Gruppo Musicale "Quei ad la Barcéla" Il complesso ha proposto un ampio repertorio di brani della tradizione pavese e regionale italiana. Grande performance canora di Debora, applauditissima dal pubblico insieme al Maestro Gianmario Cantaluppi. Gigi Rognoni e Fabrizio Lana hanno interpretato alcune suggestive poesie.
Quindi, cena con prodotti tipici della zona presso la “ Vecchia Trattoria del Centro”. Durante il momento conviviale, il poeta Keyr Veniale ha dedicato una poesia al Sindaco di Rovescala.

Rientro a Pavia in tarda serata.