Cellule staminali

Storia e biologia tra speranze e conflitti etici

“.. smarrito e mesto nel pensier profondo
io m’inabisso, e in me cerco l’accento
rivelator dell’increato mondo,
della terra motor, del firmamento …”
(frammento di una meditazione di Levi – anno 1845)

Venerdì 30 marzo, presso la Sede, si è tenuto un interessantissimo seminario conviviale sul tema delle "cellule staminali" (testo completo della conferenza).

Da sinistra: il Prof. Redi, il Prof. Rigamonti e la Dott.ssa Monti Autorevole relatore il Prof . Carlo Alberto Redi, Direttore del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo dell'Università di Pavia nonché Direttore Scientifico del Policlinico S.Matteo, che è stato nostro gradito ospite insieme alla sua assistente Dott.ssa Manuela Monti, promettente ricercatrice che a breve si recherà negli Stati Uniti proprio per lavorare sulle cellule staminali.

Il Prof. Redi ha illustrato ai numerosi presenti le tappe più significative nella recente storia della Genetica e Biologia dello sviluppo, stimolando la riflessione sulla necessità di trovare un equilibrio fra l'esigenza della scienza di muoversi libera da condizionamenti per potere allargare l'orizzonte delle conoscenze e l'esigenza di regolamentare l'uso che può essere fatto delle scoperte scientifiche.

Dai primi esperimenti di clonazione animale, agli impegnativi lavori di mappatura del genoma animale e umano, che hanno evidenziato sorprendenti "prossimità" genetiche tra l'uomo e alcune specie animali, per arrivare fino ai più recenti esperimenti sulle cellule staminali, embrionali e adulte: di fronte agli incredibili progressi della ricerca scientifica in questo campo, si aprono concreti orizzonti per lo sviluppo di una Medicina sempre più calibrata sulle esigenze del singolo paziente, capace di vincere malattie fino a ieri incurabili.

E' noto che numerosi istituti di ricerca stanno dedicando i loro massimi sforzi proprio alle cellule staminali, per comprenderne appieno le proprietà e potenzialità terapeutiche.

Si dicono "staminali" quelle cellule indifferenziate, numerosissime negli embrioni ma presenti anche nell'organismo adulto, capaci di differenziarsi e moltiplicarsi dando origine a tessuti diversi in rapporto a diversi stimoli biochimici-ormonali. Questa capacità le rende particolarmente interessanti rispetto alla possibilità di effettuare interventi riparativi/rigenerativi laddove tessuti biologici hanno subito danni (infarto, ad es.).

Accanto a primi risultati indubbiamente promettenti, restano tuttavia numerosi problemi aperti, tra i quali primariamente la possibilità di controllare la proliferazione di queste cellule una volta impiantate. Molto lavoro deve essere fatto per comprendere a fondo i meccanismi della differenziazione e della moltiplicazione cellulare.

A conclusione della relazione, il Prof. Redi ha risposto alle numerose domande del pubblico presente. Il poeta Keyr Veniale, nostro Socio, per l'occasione, ha composto e recitato una poesia dedicata alla Genetica.

La serata si è infine conclusa con la rottura di un enorme uovo pasquale e il tradizionale scambio di auguri.