S'ciankada 2009

Sabato 28 novembre 2009

“Bambino,

se trovi l’aquilone della tua fantasia

legato con l’intelligenza del cuore,

vedrai sorgere giardini incantati

e tua madre diventerà una pianta

che ti coprirà con le sue foglie.   

Fa delle tue mani due bianche colombe

e portino la pace ovunque

e l’ordine delle cose.

Ma prima di imparare a scrivere

guardati nell’acqua del sentimento.”       

(Bambino – in ricordo di Alda Merini)

Nel lontano novembre 1981, di fronte a piatti di costine di maiale, pezzi d’anatra e selvaggina, un gruppo di amici decisero di cenare con il solo uso delle mani, come si usava fare tantissimi anni fa. Spogliandosi per una sera dei vincoli delle convenzioni correnti, essi riscoprirono un'atmosfera di semplicità e calore conviviale che sembrava ormai persa.

Nacque così la “S ’ciankada” ( da: rompere – spezzare), e divenne subito un rito, per rinnovare ogni anno quei momenti pieni di amicizia sana e sincera vissuti fra amici. Un modo inconsueto e assai informale, ma simpatico, di stare insieme. Un incontro che da anni il Circolo propone ai suoi Soci e simpatizzanti, e che ogni volta riscuote grande adesione e successo.

La serata si apre con l'inaugurazione della "fonte" del vino novello e il taglio del salame offerto dal Presidente.

Sulla tavola non si vedono posate: l'intera cena deve essere affrontata con l'uso delle sole mani o, al più, di qualche spiedino.

Naturalmente, il menù proposto dalla bravissima Lorenza prevede una serie di portate adeguate alle circostanze: salumi, selvaggina, verdure in pinzimonio, panettone.

L'assenza di posate suscita inizialmente qualche perplessità tra gli ospiti nuovi all'incontro, ma gli iniziali piccoli disagi vengono rapidamente superati:

la semplicità dei gesti riporta a tempi passati in cui l'immediatezza dei rapporti umani si rispecchiava anche nell'informalità dei comportamenti.

La partecipazione a questa insolita cena richiede l'uso di ampi bavaglioli, che solitamente i commensali sfoggiano in grande varietà di foggia e disegno, talvolta confezionandoli ad hoc per l'atteso appuntamento. Anche quest'anno un'apposita commissione ha premiato i bavaglioli più creativi, spiritosi e originali, dopo un attento e impegnativo lavoro di valutazione.

Videoclip duo dialettale
Gianfranco Manenti
Franco Banchieri
Quest'anno la serata conviviale è stata allietata dalla presenza di due graditissimi amici, Franco Banchieri e Gianfranco Manenti, alias Serena e Dumenich, notissimo duo dialettale pavese (si legga l'articolo di Lino Veneroni su PiazzaMinerva.it). Non sono pertanto mancati momenti di grandissima ilarità.

(Vedi il videoclip del duo dialettale).

Musica e canti tradizionali ad opera del nostro Gruppo Musicale hanno concluso piacevolmente la serata.