“Cesare Martinotti”… addio Mister Walkman … |
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Il 30 ottobre scorso, dopo la S. Messa celebrata a Travacò in ricordo dei Soci defunti, in tanti si sono ritrovati presso la Sede per la serata conviviale dedicata all'artista pavese Cesare Martinotti, figlio del nostro consocio Federico. Cesare, prematuramente scomparso nel 2002 a soli 28 anni, ha lasciato nelle sue numerosissime opere, non solo pittoriche, traccia della propria genialità e grande sensibilità. |
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Sognatore, idealista, animo inquieto, in perenne ricerca di forme espressive che riuscissero a rendere l'intensità del suo sentire più profondo, del suo sguardo spietato verso la vita, Cesare ha lasciato diverse centinaia di quadri, soprattutto pitture ad olio realizzate con tecnica espressiva molto diretta, sperimentando i supporti più vari. |
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Nei suoi quadri, mai improvvisati, è grande il contenuto simbolico, e frequenti sono le citazioni dalla letteratura, alla musica e alla cinematografia che amava. | |||||||||||||||||
Una piccola selezione di opere è stata esposta presso la Sede. Attraverso proiezioni di alcune decine di opere tra le se più significative, la Dott.ssa Susanna Zatti, Direttrice dei Musei Civici di Pavia , e la Dott.ssa Francesca Porreca, Conservatrice artistica degli stessi musei, hanno illustrato e commentato con competenza e passione l'opera pittorica di Cesare. |
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La presentazione dell'opera pittorica è stata integrata dalla lettura, da parte del Presidente Rognoni, di alcune delle poesie più intense di Cesare, con commento musicale del Prof. Roberto Aglieri, compositore flautista e musicoterapeuta pavese. |
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A conclusione della serata è risultato chiaro a tutti i presenti quanto sia grande e prezioso il patrimonio artistico che Cesare ci ha lasciato, testimonianza della sua sofferta esperienza umana di fronte al mistero profondo della vita. |