“Enigmistica classica”

… ma il mio mistero è chiuso in me …

( dalla Turandot – “Nessun dorma”)

Sabato 9 ottobre 2010

“A un tempo stesso io sono un solo e due

e fo due ciò ch’er’uno primamente;

una m’adopra con le cinque sue,

contra infiniti ch’in capo ha la gente.

Tutto son bocca da la cinta in sue

e più mordo sdentato, che con dente.

Dinanzi e dietro ho due belliche siti

gli occhi ho nei piedi e spesso agli occhi i diti.”   

(enigma “la forbice” di Tommaso Stigliani – 1573/1651)

L’enigmistica si può definire come l’arte di comporre enigmi, per puro diletto personale o per sfida verso gli altri. Il creatore di un enigma cerca di indicare un concetto o un insieme di cose in maniera oscura, lasciando al solutore la possibilità di trovare la soluzione per mezzo dell’ingegno.

L’enigmistica  è un fenomeno culturale al quale in genere ci si accosta per divertimento, a volte per passatempo. In ogni tempo l’uomo si è dilettato nel fare enigmistica e in quasi tutte le civiltà si sono sviluppati miti e letteratura a contenuto enigmistico. L'Italia è ai massimi livelli nel mondo in questo campo, anche perchè la nostra lingua più di altre consente dilogie, cesure e unioni di parole.

Nel corso di una piacevole serata conviviale, il nostro Socio Avv. Roberto Sollazzi ha illustrato brevemente in che cosa consiste l'Enigmistica Classica, e ha introdotto il numeroso pubblico alla "filosofia" che ispira quest'arte.

Se per risolvere i giochi dell’enigmistica definita “popolare” (ad esempio le parole incrociate) sono sufficienti in genere conoscenze nozionistiche, ciò che caratterizza invece quelli dell’enigmistica cosiddetta “classica” è l’uso dei doppi sensi e il fatto che per giungere alla soluzione occorra compiere un ragionamento.

La pratica dell’enigmistica classica, oltre ad una buona base culturale, richiede arguzia e fantasia, logica ed elasticità mentale. Tutte doti che comunque si sviluppano e si affinano con l’esercizio e l’applicazione.

Numerosi i tipi di giochi proposti dall'enigmistica classica: indovinelli, sciarade, anagrammi, intarsi, palindromi....

Ad esempio, indovinello ed enigma fanno parte della categoria di giochi enigmistici in versi: il primo ha sempre un numero limitato di versi (fino a 6) e uno svolgimento ‘leggero’, spesso con una punta di humour; il secondo invece si sviluppa in un maggior numero di versi, ha un soggetto apparente più ‘serio’ e una veste lirica più aderente ai canoni della poesia.Un celebre esempio di indovinello è il seguente:
Il ‘Corriere della Sera’
E’ un noto quotidian di gran formato.

Si noti il perfetto doppio senso tra il ‘gran formato’ del giornale (senso apparente) che diventa ‘formato di grano’ se si pensa al PANE, che è la soluzione del gioco.

La sciarada è uno schema enigmistico in cui due o più parole (o frasi), dette ‘parti’, si uniscono, accostandosi tra loro senza alcuna alterazione, per dar luogo ad un’altra parola (o frase) detta ‘totale’. Viene sempre presentato accompagnato da uno schema numerico, che indica il corretto frazionamento della frase totale.
Nel palindromo la soluzione è una parola (o frase) che può leggersi, rimanendo perfettamente identica, sia normalmente da sinistra verso destra che, al contrario, da destra verso sinistra. Ad esempio, la frase "arca sacra" costituisce un palindromo.
E così via... Sulla pista intrigante di indovinelli e sciarade, la serata si è animata, coinvolgendo il pubblico presente.