Castello di Bardi

Domenica 1 maggio 2011

“Il tempo passa sempre più veloce.
Cosa resta della bellezza e del vigore della gioventù?
A volte nemmeno il ricordo!
Ma quando lei ti guarda e non vede come sei
perché i  suoi occhi cercano il tuo cuore,
ti senti amato … e tutto il resto non ha più valore.”   
(riflessioni di Fabrizio Lana)

Domenica 1 maggio molti Soci e amici hanno aderito con entusiasmo all'iniziativa proposta dal Circolo di recarsi in visita al Castello di Bardi, in provincia di Parma. Favoriti dal clima mite e primaverile, abbiamo tutti potuto gustare a pieno la visita al paese di Bardi e al suo splendido, imponente castello, nell'incantevole cornice dell'alta Val Ceno.

La fortezza di Bardi è un edificio importante dalla struttura architettonica complessa, ampliata varie volte per adattarsi alle lotte che per lungo tempo divisero i signori del luogo, i Landi, dai duchi di Parma.

La fortezza nasce alla fine del IX secolo per proteggere la popolazione dalle invasioni ungare. Poi nel tempo la struttura fortificata viene ampliata, la funzione militare si rafforza, e nel XVI secolo, quando i Landi vengono privati della loro residenza in Piacenza, il Castello diventa Palazzo Signorile.Bardi rimane l’unica e sontuosa dimora di un Sovrano che amministra uno stato di montagna, cercando di resistere alla politica accentratrice del Duca di Parma.

Nel 1862 diventa carcere militare, poi nel 1868 viene ceduto all’amministrazione comunale. Nel Novecento diventa sede del Municipio.


Visitando la dimora dei Signori, si riscopre anche la vita quotidiana della popolazione che per secoli ha vissuto ai margini del Castello e  delle vicende storiche che lo hanno visto protagonista.

Dopo la visita alla fortezza, un breve tratto in pullman e una passeggiata tra i colli ci hanno condotto alla Trattoria La Colomba, dove un appetitoso menu, seguito da una meritata pausa all'aperto con vista verso il Castello, ha ristorato pienamente anche i più affaticati.

Prima del rientro, una sosta a Bardi ha consentito la visita di una pala del Parmigianino, conservata presso la chiesa parrocchiale.